fine di una terapia

la fortezza è il tempo
del rammendo. é tempo, per me
di splendere

25 settembre 2006


Piove.
Ogni goccia è un pezzo di me che sparisce ingoiato dall'asfalto.
E' asfalto nuovo, un nuovo strato di rifugi.
Il mondo inghiottirà quest'anima senza speranza?
Non c'è cura a questo strano sentire, un male che non è noia, e non è tristezza.
E' male, sa di male con il suo sapore dolciastro, piacevole.
Lo riconosci? il sapore della pioggia?
Non quella che bevevi da bambino, quando spalancavi le labbra verso il cielo e potevi gridare, muto.
E potevi bere di questo nettare che è speranza, e che ora è solo acido.
Quest'acqua trascorsa sotto i ponti del tempo, perchè l'anima è un naufrago sulle sponde di un'inondazione.
Come il fango che resta. Come le rovine che riemergono dopo l'onda della Storia.
Piove.
E tutto sa di terra bruciata, come se fosse un pianto di scintille.
Il mondo inghiottirà quest'anima senza speranza?
Conosco il mondo, ignorandone il senso. Questo è conoscere?
No, è subìre la vita, i suoi moti, le sue debolezze e le sue gomitate.
Chiedo il perdono per i mali non commessi, chiedo senza ricompense il segno che tutto cambierà.

Inghiottisci quest'anima senza speranza, mondo.
Io ne sono già sazio.